lunedì 25 aprile 2011

In Mostra "Opere Recenti" dal 30 aprile al 15 maggio


Devo dire che l'organizzazione di una mostra personale richiede uno sforzo notevole, soprattutto per chi, come me, dispone di risorse a dir poco limitate e deve cercare ove possibile di adottare soluzioni economiche. 

Fortunatamente qualche sponsor  e alcuni sostenitori mi hanno dato una mano e così la mostra è finalmente pronta (o quasi...).

Non mi dilungo oltre, perchè in questo periodo il tempo è tiranno, comunque, per chi volesse sapere qualcosa di più, potete scaricare qui il depliant informativo.

Dal 30 aprile al 15 maggio vi aspetto quindi a Pratola Peligna negli spazi espositivi di Palazzo Santoro Colella, già teatro di esposizioni ben più importanti della mia.

mercoledì 13 aprile 2011

XIII Settimana della cultura, un'opportunità da non perdere!

Il 9 aprile si è aperta la tredicesima settimana della cultura: restano quattro giorni per approfittarne al meglio.
Pur non essendo un critico, ho deciso di proporvi un itinerario un po' fuori dagli schemi classici, all'interno della "Città Eterna", che per quanto mi riguarda, se non altro per collocazione geografica, rappresenta una meta d'elezione. 
L'itinerario dura circa una giornata, ed è quindi alla portata di tutti e di tutte le tasche: il mio consiglio è di effettuarlo tutto attraverso mezzi pubblici, che a parte l'economicità, vi eviteranno inutili stress dovuti al traffico e alla viabilità.

Qualunque sia il punto d'arrivo, la prima tappa dovrebbe essere la Galleria Borghese (Dalla fermata metro Policlinico o dalla Prenestina prendete il tram n°19 e scendete nei pressi dell'ingresso del bioparco, da lì in 5 minuti a piedi siete al museo):


Indirizzo: Piazzale Scipione Borghese

Telefono: 068413979

Qui cominceremo il nostro percorso con una serie di opere che vanno dal XV al XVIII secolo, compresi alcuni capolavori di Antonello da Messina, Giovanni Bellini, Raffaello, Tiziano, Correggio, Caravaggio e splendide sculture di Gian Lorenzo Bernini e del Canova. In particolare, vi segnalo perché imperdibili: La statua di Paolina borghese (Canova), Davide con la testa di Golia (Caravaggio), La Pietà (Rubens) e la Predica di Sant'Antonio ai pesci (Paolo Veronese).

Dalla Galleria Borghese, sempre a piedi o con un taxi (se non avete voglia di camminare 20 minuti) scendete lungo il viale del giardino zoologico e arrivate alla  Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea:


Indirizzo: Viale delle Belle Arti, 131

Telefono: 06 322981 06 32298221

Ci troverete un'esposizione dei preraffaelliti e una degli artisti inglesi di età vittoriana che consideravano l'italia la culla delle arti... Non sono interessanti a paragone della mostra curata da Massimo Mininni: Attraverso le collezioni della G.N.A.M. Nella quale potrete ammirare opere che solitamente non è possibile vedere di alcuni dei più grandi artisti del 900, tra gli altri: Afro, Burri, Capogrossi, Consagra, Fontana, Gnoli, Guerrini, Leoncillo, Manzoni e Novelli.

Fatto questo passaggio, siete pronti ad andare ancora oltre... Prendete l'autobus o il tram (uno qualsiasi di quelli che vanno a piazzale flaminio) scendete prima di arrivare al piazzale e entrate nel Museo Hendrik Christian Andersen


Indirizzo: Via P. S. Mancini

Telefono: 06 3219089 06,3219089 – 06.32298302

Qui troverete la mostra di Mikhail Koulakov: La spiritualità del segno. La mostra presenta opere che vanno dal 1960 al 2010... Un vero viaggio nella storia di un'artista che più contemporaneo non si può.

Infine, possiamo ritornare al classico, con occhi rinnovati e pronti, possiamo andare ad esplorare un museo poco noto, che però ospita alcuni veri capolavori: La Galleria Spada. Raggiungete il lungotevere e scendete fino al lungotevere dei Tebaldi (meglio prendere un autobus o affidarsi alla metro, in quel caso scendete a Largo argentina) la galleria si trova alle spalle di piazza Campo dei Fiori.


Indirizzo: Piazza Capo di Ferro, 13

Telefono: 06 6861158

In particolare non perdete il "Compianto sul Cristo Morto" di Orazio Borgianni e il "Paesaggio con mulini a vento" di Bruegel il Vecchio.

A questo punto il giro può considerarsi concluso, tornatevene a casa e cominciate ad esprimere commenti...

  

lunedì 4 aprile 2011

"Savana" studio su tela 40X60 Acrilico e marker


Ma che fine fanno le idee scartate? Un'idea che non trova la sua espressione è perduta per sempre? Oppure esiste una sorta di riciclaggio o perlomeno di riutilizzo del materiale pensato?
A volte percorriamo delle idee credendo che siano un punto d'arrivo, la fine della ricerca, l'intuizione tanto attesa.

Poi si ricapitola e si scopre che si trattava solo di un passaggio obbligato, che bisogna tornare indietro armati di quella nuova esperienza e rivedere tutto; tuttavia le strade nuove servono, aiutano a capire e a capirsi, forniscono risposte e suggeriscono nuove domande.

Questo quadro è nato così,  è il primo di una serie di studi "pittografici" che in qualche modo conducono al mio stile attuale, ma si tratta anche di una strada interrotta, di materiale da riciclare o forse da abbandonare nella discarica dell'esperienza passata.

Il bello di un percorso sconosciuto come quello dell'arte è proprio questo: si incontrano stimoli e sensazioni inattese e si può sperimentare, perché tanto tornare indietro è sempre possibile, si può abbandonare la strada maestra ed inoltrarsi per sentieri affascinanti e poco frequentati attraverso i quali, forse, si può arrivare a radure incontaminate dove sedersi, incantati, a parlare con se stessi.

venerdì 1 aprile 2011

Don Quijote de la Mancha 70X100 Acrilico su tela


 Jackson Pollok, indiscusso maestro dell'espressionismo astratto ed inventore del dripping e dell'action painting, diceva che un buon artista dipinge (esprime, se si parla di altre arti) sempre e solo se stesso. 


Probabile che sia vero. 
E' difficile dipingere bene qualcosa che non sia profondamente collegato al nostro sentire ed al nostro vivere quotidiano: sentimenti, immagini ed esperienze ci influenzano più di quanto riusciamo a renderci conto, per cui nel momento in cui esprimiamo noi stessi, soprattutto in un atto intensamente personale come la creazione artistica, il nostro io prende facilmente il sopravvento e si palesa in modi imprevisti.


Non sono stato io a decidere di dipingere Don Quijote, è stato lui a venire da me, così, inaspettatamente, come un lampo improvviso, mentre mi sedevo al mio solito posto, sulla tela bianca è apparso lui... io ho solo messo il colore, tutto in una volta.

Del resto, sarà che in questo periodo anche io mi sento un po' Don Quijote, e credo di essere in buona compagnia. 
A buon intenditore...
   

R.S.U. 40X40 Acrilico e Bitume


Passeggiando tra macerie ed erbacce non si sa mai cosa puoi trovare: potresti beccarti il tetano, oppure imbatterti in una meravigliosa "natura morta postindustriale".
Così mentre mi faccio strada tra zoccole e rottami, saltano fuori questi bidoni, arrugginiti, abbandonati, stanchi.

Mi siedo, li disegno, e mentre li disegno mi accorgo che l'essere rifiuto è una qualità non solo non essenziale, ma ormai perduta da quegli oggetti che si sono da soli  "riqualificati" come parte del paesaggio.

Il concetto di rifiuto, immondizia e scarto, è dunque un concetto del tutto posticcio, un'altra di quelle etichette che attacchiamo alle cose e che ci impediscono di vederle veramente, nella loro realtà magica di oggettiva unicità.
La categoria appartiene al mondo della scienza, non a quello dell'arte, essa riassume e priva l'osservatore di ogni interesse contingente: Una sardina non è un generico pesce, non è uguale ad uno sgombro né a un tonno, così come un passero è diverso da una gallina e da un gufo, non è solo un uccello.

Risvegliare questo interesse per il contingente è a mio parere uno dei compiti dell'artista moderno, rimettere l'animo in contatto con la meraviglia di fronte a ciò, che pur essendo noto e quotidiano, è sempre mutevole ed affascinante nella sua unicità.