Finita la personale a Pratola Peligna, che ha causato la mia prolungata assenza da queste pagine, comincio la pubblicazione delle opere che vi hanno preso parte e, in particolare, inizio con l'opera che ha riscosso il maggior successo.
Qualcuno ha notato che i miei quadri sono spesso ispirati o si rifanno esplicitamente ai miti dell'antichità classica o ad altre mitologie pagane... Vero.
Tuttavia vorrei sottolineare che i miei quadri non hanno un soggetto mitologico, ma che sono piuttosto "mitocentrici".
Mi spiego meglio.
Ritengo che l'uomo costruisca il mito sulla base dell'emozione e che quindi il mito racchiuda in se una serie di immagini e sensazioni potenti, che hanno più a che fare con l'essenza dell'essere umano che con il racconto mitologico, inteso come allegoria o spiegazione di eventi naturali.
Il mio intento principale, come creatore di immagini (o subcreatore, se vogliamo, cioè interprete di una realtà creata) è quello di recuperare proprio quella realtà magica, collegamento tra realtà e inconscio, della quale l'uomo moderno sembra aver perso cognizione.
Nessun commento:
Posta un commento